Ritmo circadiano e sindrome dell'ovaio policistico: una connessione essenziale

Il ruolo fondamentale nella regolazione ormonale.

Dott.ssa Elisa Galtineri

2/12/20253 min read

La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è una delle condizioni più diffuse tra le donne in età fertile, con sintomi che spaziano dall’irregolarità del ciclo mestruale all’aumento di peso, dall’acne alla caduta dei capelli, fino alla resistenza insulinica. Spesso viene trattata solo attraverso farmaci o contraccettivi orali, ma in realtà il vero focus dovrebbe essere un approccio integrato che tenga conto di tutti i fattori coinvolti, a partire dal ritmo circadiano e dalla regolazione ormonale.

Cos'è il ritmo circadiano?

Il nostro corpo segue un orologio biologico interno, il ritmo circadiano, che regola la produzione di ormoni nel corso della giornata. In particolare, il cortisolo – noto come ormone dello stress – segue un andamento fisiologico ben preciso: dovrebbe avere un picco al mattino per poi scendere progressivamente verso sera, favorendo la produzione della melatonina e la preparazione al sonno.

Ma cosa succede quando è alterato?

Uno squilibrio del cortisolo può compromettere l’intero asse ormonale, interferendo con la produzione di estrogeni e progesterone. Nelle donne con PCOS, spesso si osservano picchi di cortisolo in momenti errati della giornata, accompagnati da stress cronico, insonnia o difficoltà a svegliarsi riposate al mattino.

Estrogeni, progesterone e PCOS

Uno degli aspetti chiave della PCOS è la dominanza estrogenica relativa, ovvero una condizione in cui il progesterone è carente rispetto agli estrogeni. Questo porta a sintomi come cicli irregolari, sindrome premestruale accentuata, ritenzione idrica e difficoltà nel concepimento. Il progesterone, infatti, ha un ruolo fondamentale nel bilanciare gli estrogeni, mantenendo un ciclo regolare e favorendo un ambiente ormonale stabile.

Ma il cortisolo, se prodotto in eccesso e nei momenti sbagliati, può inibire la sintesi di progesterone, aggravando ulteriormente lo squilibrio ormonale. L’obiettivo, quindi, non è solo ridurre lo stress, ma ripristinare una naturale regolazione circadiana.

Come ripristinare il ritmo circadiano per la PCOS?

L’ottimizzazione del ritmo circadiano può migliorare sensibilmente i sintomi della PCOS, favorendo un riequilibrio ormonale. Vediamo i principali strumenti per ottenere questo risultato:

1. Alimentazione e ritmo circadiano
  • Colazione bilanciata: per supportare il picco di cortisolo mattutino ed evitare cali glicemici.

  • Evitare carboidrati raffinati e zuccheri semplici: che possono aggravare la resistenza insulinica, comune nella PCOS.

  • Cena leggera e su base vegetale: per non sovraccaricare la digestione serale e favorire la produzione di melatonina.

2. Attività fisica mirata
  • Esercizi di rinforzo muscolare: aiutano a migliorare la sensibilità insulinica e a regolare gli ormoni sessuali.

  • HIIT (allenamento ad alta intensità intervallata) al mattino: utile per stimolare la produzione di cortisolo nel momento giusto.

  • Attività dolci serali (come yoga o camminata): per rilassare il sistema nervoso e ridurre lo stress.

3. Gestione dello stress e sonno
  • Tecniche di respirazione per abbassare i livelli serali di cortisolo.

  • Esposizione alla luce naturale al mattino, per stimolare la produzione di cortisolo e serotonina.

  • Evitare la luce blu degli schermi nelle ore serali, che inibisce la produzione di melatonina e disturba il sonno.

E poi ci sono loro... i rimedi naturali per il supporto ormonale

Oltre agli interventi su alimentazione e stile di vita, alcuni estratti vegetali e integratori sostengono l’equilibrio ormonale. Alcuni rimedi sono utili per favorire la regolazione del cortisolo, altri per migliorare la sensibilità insulinica o supportare il progesterone. Ad esempio, alcuni adattogeni aiutano a modulare la risposta allo stress, mentre specifici estratti botanici possono contribuire a una maggiore regolarità del ciclo. Anche il supporto con acidi grassi essenziali gioca un ruolo importante nella riduzione dell’infiammazione di basso grado, spesso associata alla PCOS. L’integrazione va sempre valutata in base alle esigenze individuali e nel contesto di un approccio più ampio alla salute ormonale.

Ogni donna è unica

Non esiste un’unica soluzione valida per tutte: ogni donna con PCOS ha una storia ormonale e metabolica specifica. Il ripristino del ritmo circadiano, il bilanciamento degli ormoni e la gestione dello stress possono fare un’enorme differenza, ma devono essere personalizzati in base alle esigenze individuali. Ecco perché una valutazione approfondita è essenziale.

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